Clima, cosa si diceva mezzo secolo fa

In quegli anni i timori climatici riguardavano non solo il riscaldamento ma anche un possibile e altrettanto globale raffreddamento del pianeta. Anche tra gli scienziati non esisteva una certezza riguardo alla futura temperatura della Terra. Le preoccupazioni derivavano da alcuni studi che descrivevano un trend di raffreddamento iniziato negli anni Quaranta del secolo scorso, dovuto essenzialmente all’aerosol emesso dalle attività umane.

Pubblicato nel 1970, “La società suicida: requiem per un pianeta infetto”, di Gordon Rattray Taylor è arrivato in Italia con Mondadori nel 1971. Il sottotitolo originale era un po’ più speranzoso: Mankind can survive! The Doomsday Book). Un intero capitolo, il terzo, si intitola “Età glaciale o morte da calore?”, e racconta proprio le discussioni tra i sostenitori di due tesi allora presenti.

Il libro è “Una sola Terra” (Mondadori, 1972; edizione originale Only One Earth, vari editori in giro per il mondo, 1972), di Barbara Ward e René Dubos. Il volume è il rapporto non ufficiale commissionato dal Segretario Generale della Conferenza di cui sopra, preparato da un comitato di 152 membri di 58 paesi. È dunque un’opera a più mani, raccolta da Ward e Dubos sulla base di dati e letteratura scientifica.

Bill McKibben, attivista storico, è invece l’autore di La fine della natura (1989, Bompiani. L’edizione originale è The End of Nature, 1989 Random House). Il primo capitolo del libro, “Una nuova atmosfera”, è dedicato all’inquinamento e alle emissioni di anidride carbonica da parte della attività umane, con un breve ma succoso riassunto della storia della scoperta dell’effetto serra.

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