Il lavoro del Futuro

Sabato 14 ottobre presso “Lostello” del Parco Cittadella ha avuto luogo l’evento “POSTO FISSO 4.0”, organizzato da Effetto Parma sull’impatto dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro. E’ stata una giornata intensa e partecipata. L’obiettivo di questo appuntamento era quello di esplorare e comprendere le prospettive e le dinamiche del lavoro nel prossimo futuro.

Dopo i saluti del sindaco Michele Guerra e del Presidente del Consiglio Comunale Michele Alinovi, come presidente dell’associazione Effetto Parma ho avuto il privilegio di introdurre i quattro esperti professionisti che, coordinati da Alvaro Gafaro Barrera, sono intervenuti per descrivere e raccontare come sarà “IL LAVORO DEL FUTURO” dal loro punto di vista, ponendo l’accento sulle tante opportunità che si apriranno ma anche numerose criticità che dovranno essere affrontate.

David Bevilacqua, amministratore delegato di Ammagamma, ha spiegato come il mondo del lavoro sarà inevitabilmente più fluido e come i giovani già oggi si stanno approcciando al mondo del lavoro nell’ottica di svolgere diverse esperienze: «I giovani non vedono più il posto fisso come un obiettivo da raggiungere perchè molti partono già dall’idea di fermarsi pochi anni in una determinata azienda. E le aziende – ha proseguito il professionista – dovrebbero non vivere più l’abbandono di un dipendente come un tradimento, ma semplicemente misurarsi con questa nuova realtà più dinamica». Sull’intelligenza artificiale, Bevilacqua ha chiarito che: «Si tratta solo di matematica. Se non siamo a scuola perché dobbiamo averne paura? Come per tutte le cose lo strumento può essere giusto o sbagliato in base all’utilizzo che se ne fa».

Marco Bentivogli, rappresentante del sindacato BASE Italia, intravede la necessità di affrontare le numerose criticità generate dall’introduzione delle nuove tecnologie attraverso la formazione e la riformazione delle professionalità: «Senza percorsi adeguati – ha spiegato Bentivogli – ci troveremo milioni di disoccupati e altri milioni di posti di lavoro vacanti per carenza di professionalità». Il sindacalista ed anche autore di numerosi saggi ha poi ricordato che l’intelligenza artificiale può rappresentare un valido supporto per il processo creativo umano.

Nel suo appassionato intervento, Ombretta Sarassi ha posto l’accento sulla necessità di mantenere al centro l’uomo rispetto alla macchina: «La tecnologia ci può aiutare a far meglio le cose – ha spiegato l’imprenditrice – ma occorre sempre pensare alla persona che dovrà utilizzarla e si rende necessario quindi progettare le macchine insieme a chi le deve adoperare». La Sarassi ha poi illustrato il proprio rapporto con l’ITIS di Parma, una scuola che fino a quale hanno fa era ritenuta un ripiego quando invece è oggi diventata fucina di ragazze e ragazzi già preparati ad entrare nel mondo del lavoro.

Infine Ramona Corti ha raccontato come le Aziende nel prossimo futuro dovranno misurarsi con nuove sfide riguardanti la digitalizzazione dei processi e la dematerializzazione dei documenti. «Le startup rappresentano quell’avanguardia di imprese che stanno portando le nuove tecnologie sul quotidiano. In questo nuovo contesto – ha precisato la commercialista – un punto di criticità sarà rappresentato dal lavoro subordinato mascherato da partita iva”.

Social sharing: