Auto-besity

La città di Parigi ha recentemente approvato l’imposizione di tariffe di parcheggio più elevate ai possessori di SUV con l’obiettivo di ridurre sia l’inquinamento che l’occupazione dello spazio. Le tariffe, in vigore da gennaio 2024, saranno progressive sulla base del peso e della stazza del veicolo, tralasciando veicoli elettrici e le autovetture delle famiglie numerose. L’obiettivo è quello di contenere l’assurdo fenomeno dell’auto-besity: la crescita inesorabile nel peso e nella grandezza dei veicoli in circolazione nelle nostre città.

I dati dicono che nella capitale francese i SUV sono cresciuti del 60% e costituiscono il 15% delle 1.15 milioni di autovetture che costituiscono parco veicolare della città. La misura dovrebbe invertire questa tendenza e incoraggiare l’utilizzo di veicoli più leggeri.

La Mobilità è una forma di consumo di suolo. Muovendoci con i nostri mezzi privati o tenendoli parcheggiati a bordo strada usiamo uno spazio che è di tutti. I pedaggi e le tariffe dei parcheggi oggi non tengono conto del fatto che ormai certe automobili arrivano ad occupare il doppio di spazio degli altri. Va poi ricordato che i veicoli privati restano fermi e parcheggiati il 90% della loro vita.

Si innesca così una duplice ingiustizia perché chi può permettersi di detenere i veicoli più ingombranti solitamente dispone di redditi più elevati ma poi “consuma” il doppio dello spazio di chi si accontenta di una piccola city car.

Senza contare che i SUV vengono spesso parcheggiati negli stalli invadendo e rendendo inutilizzabile lo spazio degli stalli adiacenti. Questo consumo non si limita ad una maggiore occupazione di spazio in movimento (ovvero il traffico), ma anche nella riduzione degli spazi a disposizione di tutti.

La diminuzione di spazio statico o dinamico, costringe inoltre le amministrazioni comunali e gli enti preposti ad adattare le strade, allargandole e consumando ulteriore suolo e spazio a scapito degli altri utilizzatori e fruitori.

I SUV sono incongruenti con l’ambiente urbano, non ci sono strade montuose e sterrate, sono pericolosi, ingombranti e utilizzano una quantità eccessiva di risorse nella produzione.

Anche le città di Lione e Grenoble seguiranno l’esempio di Parigi e hanno annunciato tariffe proporzionate alla grandezza e peso dei veicoli. E’ necessario che anche in Italia, paese ricco di borghi e centri storici da preservare, possano seguire l’esempio dei cugini transalpini ed applicare queste tariffe di sosta proporzionali e combattere il fenomeno dilagante dell’auto-besity.

Ricordiamoci sempre che la Mobilità è un diritto che si esercita all’interno di un bene comune collettivo “finito.

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