Einstein aveva ragione

Nella versione classica della gravità di Isaac Newton, lo spazio e il tempo sono separati e non si mischiano l’uno con l’altra. Nella teoria di Einstein sono completamente mescolati in prossimità di un buco nero. Già perché qui la curvatura dello spaziotempo è talmente grande che al suo interno non può uscire più nulla, né luce né materia.

Oggi a portare una nuova conferma è il comportamento di una stella che orbita intorno al buco nero supermassiccio Sagittarius A*, al centro della Via Lattea. La stella conferma che gli effetti della forza di gravità, così come è stata descritta da Einstein, ovvero come la curvatura dello spazio-tempo.

La conferma della validità della Teoria della Relatività Generale è avvenuta attraverso la misurazione del redshift gravitazionale della luce emessa dalla stella. Questo fenomeno, letteralmente uno spostamento verso il rosso misura la variazione della lunghezza d’onda di un’onda elettromagnetica (ovvero della luce) che passa a lunghezze d’onda maggiori (va verso il colore rosso nello spettro elettromagnetico), rispetto a quelle con cui è emessa dalla sorgente. Questo avviene per effetto della forza di gravità di un oggetto compatto, in questo caso il buco nero supermassiccio Sagittarius A*.

Tuttavia c’è ancora qualcosa che manca e che dovrà essere scoperto, secondo la ricercatrice. Anche questa teoria, infatti, non riesce a spiegare completamente la gravità all’interno di un buco nero e ad un certo punto dovremmo andare oltre la teoria di Einstein verso un modello ancora più completo della gravità.

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