Benessere Fisico e Mentale

Orienteering significa letteralmente “orientamento“, ovvero “trovare la posizione“. Si tratta di una disciplina sportiva outdoor nata in Norvegia alla fine del 1800 e molto praticata in tutti i paesi nord europei. Oggi l’orienteering è apprezzato in molte nazioni, compresa l’Italia, anche in virtù della sua stretta correlazione con la sostenibilità ambientale.

L’Orientamento costituisce infatti un modo sano ed ecologico di fare sport a stretto contatto con la natura e di coltivare i principi dell’educazione ecologica. Ma sopratutto… è davvero molto divertente!

Come funziona l’Orienteering

La pratica di questo sport non comporta l’uso di un’attrezzatura particolare e non è per niente costosa. Tutto quello che serve è un buon paio di scarpe da running, una mappa topografica del territorio e una bussola.

Lo scopo dell’orienteering è individuare un certo numero di lanterne individuate su una mappa morfologica molto dettagliata. I punti di controllo sono contrassegnati da prismi triangolari di colore bianco-arancione e codici numerici per il controllo della punzonatura.

Il percorso può essere effettuato di corsa, se si tratta di una competizione sportiva, oppure anche camminando per chi non è ancora esperto o vuole privilegiare il rapporto con con la natura. Per registrare il proprio passaggio presso una lanterna, il partecipante deve punzonare il cartellino testimone oppure inserire il chip elettronico sulla stazione di rilevazione collocata sul paletto.

Vince chi completa il tracciato nel minor tempo possibile. La capacità del concorrente, dunque, deve essere quella di individuare il percorso più breve e le zone del territorio in cui si trovano i punti di controllo segnati nella sequenza prevista dalla mappa.

Orienteering e aziende

E una disciplina sempre più apprezzata e praticata sia a livello amatoriale che agonistico. Molte aziende che promuovono attività di orienteering tra i propri dipendenti come training per agevolare il team buildingStudi specifici, infatti, hanno dimostrano che una giornata dedicata all’orienteering consente ai gruppi di lavoro aziendali di essere molto più produttivi e coesi.

Praticare l’Orienteering significa anche osservare delle regole, prima fra tutte il rispetto dell’ambiente e della bellezza che rende unico ogni ecosistema. Da qui, il grande valore formativo di questo sport: praticarlo vuol dire riscoprire questa bellezza e coltivare un rapporto intimo e diretto con la natura.

I benefici dell’Orienteering

Si devono prendere decisioni autonome e veloci, per cui si sviluppa una consapevolezza maggiore della propria capacità di giudizio. E inoltre si apprendono le regole per una corretta vita nell’ambiente naturale con il quale si entra in contatto e si consolida una coscienza ecologica molto profonda.

Per questa ragione l’Orienteering è considerato una vera e propria ‘ginnastica mentale‘. Stimola la conoscenza, attribuisce dei valori, suscita interesse. E dal momento che per imparare a preservare la natura occorre innanzitutto conoscerla, abilita comportamenti utili a sé stessi, all’ambiente ed alla società.

Orienteering e ragazzi

E per i ragazzi vuol dire anche conoscere gli elementi naturali, la biodiversità, la sua importanza per il nostro pianeta e le pratiche virtuose per tutelarla.

Oltre quello puramente motorio, il valore dell’orienteering per i più giovani è sopratutto educativo e cognitivo. Per questo motivo la disciplina è sempre più presente nei programmi didattici degli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

La lettura della carta topografica, le rappresentazioni del territorio in scala, la simbologia cartografica, l’uso della bussola, presuppongono l’acquisizione di un gran numero di nozioni e insegnamenti. Matematica, geografia, scienze, educazione tecnica, artistica ed educazione fisica tanto per citarne alcuni.

I ragazzi che si avvicinano a questo sport hanno anche l’occasione di crescere caratterialmente e di acquisire il senso della responsabilità.

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