L’Internazionale Complottista

Il nemico più potente della Democrazia oggi non è il fascismo, ma “il pensiero unico complottista perché è alla base di tutte le spinte eversive che si sono manifestate negli ultimi anni, dagli antieuro, agli antisemiti fino all’assalto a Capitol Hill.

Il Complottismo è pericoloso perché, pur assumendo svariate forme (talvolta ridicole), si basa su un unico elementare e potentissimo sentimento di sfiducia e rifiuto collettivo di quello in cui crede la maggioranza. Per questo la sua natura è necessariamente eversiva.

Affermare che “tutto quello che sai è falso” significa rifiutare la realtà condivisa, rifiutare cioè la condizione stessa di ogni dialogo e accordo possibile. Ma significa, anche, quasi necessariamente, ammettere la possibilità della violenza come metodo politico: se pensassi, infatti, che i potenti ci stessero ingannando per i loro sordidi e inconfessabili interessi, non avrei esitazione a combatterli.

Per questo motivo, le teorie del complotto sono da sempre alla base dei movimenti rivoluzionari. Per questo motivo, gli intellettuali più radicali sono così inclini a scivolare dalla critica della società alla negazione delle sue verità, fino ad abbracciare le teorie più assurde. La prima mossa per rovesciare un sistema politico è minare la verità su cui è fondato.

Tutto questo però non significa, naturalmente, che esista un Grande Vecchio del Cospirazionismo, anche se sarebbe consolante pensarlo: se esistesse un colpevole sarebbe più facile contrastarlo.

Quello che esiste, invece, è una rete mondiale capillare che si è spontaneamente formata e che sa adattarsi e modellarsi alle tensioni sociali che via via si producono, in modo da attaccare con più efficacia le politiche che potrebbero averle determinate.

È questa natura metamorfica e corpuscolare del neocomplottismo a renderlo così pericoloso e difficile da combattere. Ed è la sua natura paradossale a rendere inefficaci il buonsenso e la persuasione, cioè le strategie con cui da sempre le democrazie si difendono. Quanto sarebbe bello se esistesse davvero una Internazionale Complottista o almeno un centro di comando! Ci si potrebbe infiltrare per provare a combatterla dall’interno.

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