Servizio civile digitale

Per aiutare gli italiani nell’alfabetizzazione informatica arrivano ora i volontari del servizio civile digitale. I ministeri dell’Innovazione tecnologica e quello per le Politiche giovanili hanno avvieranno una sperimentazione per impiegare almeno 1000 giovani volontari nel ruolo di “facilitatori digitali“.

I ragazzi, dopo un periodo di formazione, saranno impegnati sul territorio, nei quartieri, nelle comunità locali e negli spazi pubblici organizzati per accogliere e guidare coloro che hanno bisogno di aiuto nell’utilizzo delle tecnologie. Si tratterà insomma di un servizio civile da parte di persone che già hanno competenze digitali, per trasferirle a cittadini di tutte le età.

I dati Istat sulle competenze digitali di base dimostrano quanto sia necessario un sostegno allo sviluppo delle competenze digitali. L’uso capillare di smartphone e social non si traduce infatti in un utilizzo consapevole degli strumenti tecnologici: il 42% della popolazione tra 16 e 74 anni ha competenze digitali almeno di base, il 58% non ha competenze digitali. Sono inoltre 26 milioni i cittadini tra 16 e 74 anni senza competenze digitali almeno di base, un dato che ci vede in forte ritardo sulla media europea del 42%. Ancora, in questo 58% rientrano 11 milioni di persone che non utilizzano Internet e 15 milioni sono gli utenti Internet che non hanno competenze di base.

Di fatto, molti italiani navigano nel mare di internet senza bussola e spesso aggrappati a un tronco in mezzo alla tempesta.

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