Dove vanno gettati i rifiuti? Nella plastica o nell’umido? Nella carta o nell’indifferenziata? Pochi lo sanno con certezza. Secondo l’Istat in Italia la percentuale di raccolta differenziata sul totale è del 55,5. Ancora troppo poco.
Per i dubbiosi c’è una funzione lanciata da Junker, app per la raccolta differenziata. D’ora in poi basterà scattare una foto all’oggetto per sapere dove buttarlo. Per smaltire i rifiuti come si deve senza dubbi.
Il riconoscimento del prodotto avviene attraverso il codice a barre, che viene letto da Junker che poi verifica le informazioni sui vari componenti presenti nel suo immenso database.
Il patrimonio informativo di partenza è costituito da un database di circa un milione di immagini, che man mano diventeranno sempre più evolute grazie alla collaborazione degli utenti. Saranno loro stessi i maestri che aiuteranno il cervellone ad apprendere e ad aumentare di precisione nel riconoscere gli oggetti.
Junker è un’app gratuita che per ora ha 1 milione e mezzo di utenti, è disponibile in 10 lingue ed stata inserita nel Libro bianco delle buone pratiche di economia circolare del Parlamento europeo.
Le modalità di raccolta di rifiuti cambiano da città a città, in base al soggetto gestore del servizio, per essere davvero efficace Junker deve prevedere un collegamento diretto con le informazioni fornite dai Comuni (che per legge devono garantire il servizio) e i gestori della raccolta rifiuti.
Inoltre, Junker può essere collegata a GreenApes, il social network che propone e premia le attività sostenibili svolte dai cittadini.