Giovani e Referendum

Il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari conferma la prospettiva di una società che tende sempre più ad escludere ed emarginare i giovani.

La riduzione dei parlamentari viene sbandierata come vessillo populista contro lo strapotere della Casta. Ma alla fine sarà proprio la Casta che otterrà i benefici dalla perdita di rappresentanza e di pluralità che deriverebbe da un successo del SI.

In un parlamento ridotto nel numero dei suoi componenti alla fine saranno penalizzate proprio le energie più fresche e nuove. Ecco perché i giovani non possono certo votare SI e molti di loro si stanno organizzando in comitati per il NO per salvaguardare la qualità della democrazia futura nella quale dovrebbero essere i protagonisti.

Il rischio è che molti giovani non vadano a votare proprio perché non sentono vicine a loro le istituzioni, ma in assenza del quorum (non previsto dalla consultazione referendaria costituzionale), la scelta sul loro futuro sarà lasciata a tutti gli altri.

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