Il costo del non far nulla

Coste sommerse, terre desertificate, eventi meteorologici estremi, pandemie. Il mancato rispetto dell’Accordo di Parigi, il documento d’intesa tra le nazioni facenti parte dell’UNFCCC che è stato raggiunto nel 2015 al termine della Cop21 sul clima, comporterà costi immensi per le nazioni di tutto il mondo.

Nel peggiore degli scenari, tali costi potrebbero arrivare alla cifra stratosferica di 790mila miliardi di dollari, di qui alla fine del secolo. Il calcolo è stato effettuato da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Tecnologia di Pechino, in Cina.

I risultati dell’analisi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature. E prendono in considerazione il principale obiettivo dell’Accordo raggiunto nella capitale francese nel 2015. Ovvero il mantenimento del riscaldamento globale ad un massimo di 2 gradi centigradi, entro la fine del secolo, rispetto ai livelli pre-industriali. Rimanendo il più possibile vicini agli 1,5 gradi.

Ma il dato più interessante è legato a ciò che invece si guadagnerebbe se mantenessimo la temperatura entro i limiti fissati dalla comunità internazionale. L’economia mondiale ricaverebbe un minimo di 336mila e un massimo di 422mila miliardi dollari.

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