La distorsione metacognitiva delle competenze

«L’ignoranza genera fiducia più spesso della conoscenza»

Charles Darwin, naturalista

Eravamo tutti allenatori, poi siamo diventati esperti di geopolitica, e adesso siamo diventati tutti economisti e virologi.

Sebbene possa sembrare una competenza di base, l’autovalutazione personale porta, il più delle volte, a giudicare se stessi in modo erroneo, tralasciando i propri limiti ed errori. Il fenomeno di sopravvalutarsi è riscontrabile in molti ambiti della vita quotidiana.

Si definisce effetto Dunning-Kruger (due studiosi americani) come una distorsione metacognitiva, che porta individui con poca o nessuna conoscenza in un determinato ambito a non accorgersi della loro incompetenza e dei loro limiti in quell’argomento. Questa situazione va ben oltre la fiducia in se stessi tanto da provocare un’illusione di superiorità che rende cieche le persone di fronte ai loro errori, causando un’incapacità di rivedere le proprie abitudini, i propri comportamenti e le proprie convinzioni. Come conseguenza vi è la pressoché totale assenza di dubbio negli ignoranti, i quali non sono propensi ad ampliare le loro conoscenze e rifiutano in maniera sistematica di ritornare sui propri passi.

Le persone vittime dell’effetto Dunning- Kruger, oltre a non riuscire a stimare correttamente il proprio livello di competenza, non si rendono conto degli errori che commettono. Questo avviene perché la loro mente tende a confermare ciò che già sa, selezionando solo quelle informazioni che vanno a sostegno delle loro tesi. Coloro che ragionano in questo modo il più delle volte non cambiano idea neppure davanti alle evidenze e cercano di imporre le proprie opinioni. Una mentalità chiusa di questo tipo tende a creare conferme in se stessi e porta ad autovalutarsi superiori rispetto agli altri, che vengono ritenuti incompetenti o ignoranti.

L’unico modo per potersi valutare in modo sempre più corretto consiste nella continua ricerca di nuove conoscenze da ampliare alle precedenti. Questo processo si può attuare solo con la consapevolezza che qualsiasi cosa si apprenda non è mai definitiva, ma rappresenta il punto di inizio di un lungo processo attraverso il quale l’uomo cerca di giungere a una conoscenza sempre più approfondita di se stesso e della realtà che lo circonda.  

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