Sassi spaziali

Traffico intenso questo fine settimana, almeno nello spazio. Il Center for Near-Earth Object Studies (Cneos) della Nasa sta monitorando il percorso di ben cinque asteroidi potenzialmente pericolosi che tra il 18 e il 19 gennaio passeranno a distanza ravvicinata dalla Terra. Ma anche questa volta non c’è alcun rischio per il nostro pianeta.

Il primo sasso spaziale che passerà a salutarci sabato 18 è 2020 AH1. Il Cneos ha stimato che dovrebbe essere grosso circa 75 metri e viaggia a una velocità media di 29mila Km/h circa. Passerà a 6 milioni di chilometri da noi attorno alle 13.30.

Lo seguirà una vecchia conoscenza, il bestione 2009 BH2, che misura quasi 200 metri e sfreccia a oltre 64mila km/h. Sarà leggermente più vicino alla Terra, a circa 5,6 milioni di chilometri.

Il passaggio di 2020 AQ3 chiuderà la giornata di sabato. Questo asteroide di quasi 110 metri si sposta a una velocità di circa 45mila km/h, e raggiungerà la minima distanza dalla Terra (oltre 6 milioni di chilometri) alle 22.07.

Domenica 19 invece sarà il giorno del passaggio di 2020 AM3, che misura poco più di 60 metri e supera i 62 mila km/h di velocità. Passa alle 7.29 a una distanza di poco meno di 3 milioni di chilometri.

Infine 2019 YA5 chiuderà la staffetta del weekend, alle 23.50. Con i suoi 38 metri circa, ci saluterà dalla distanza di 4,5 milioni di chilometri sfrecciando a una velocità di 19mila km/h.

Passando a una distanza dalla Terra inferiore ai 7 milioni di chilometri, tutti questi corpi celesti sono classificati dalla Nasa come Neo, l’acronimo inglese per Near Earth objects cioè oggetti vicini alla Terra.

Per le loro dimensioni, poi, sono definiti potenzialmente pericolosi, visto che se mai dovessero impattare contro il nostro pianeta avrebbero un effetto catastrofico. Da quando la Nasa ha istituito il Center for Near-Earth object studies nel 1998, sono stati avvistati (e da quel momento studiati e monitorati) oltre 20mila Neo, e ogni settimana si aggiungono in media 30 nuove scoperte.

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