Un Passo Avanti

Gli ultimi 5 anni dell’Emilia-Romagna sono stati anni densi, impegnativi e ricchi di risultati importanti. La Regione è oggi tra le regioni più virtuose in Italia e in Europa sotto tanti punti di vista. Ma c’è ancora molto da fare. È ora di consolidare il lavoro fatto insieme e imprimere un’ulteriore accelerazione che porti l’Emilia-Romagna nel futuro. È ora di fare #UnPassoAvanti.

Il “passo avanti” non è solo un elenco di cose da fare, ma soprattutto un’idea di società da realizzare attraverso 4 obiettivi strategici declinati in idee e progetti ambiziosi ma concreti. Per ogni obiettivo è stato indicato il punto di partenza già raggiunto ed il passo avanti da compiere.

La Regione della Conoscenza

La prima scelta da compiere per offrire davvero a tutti pari opportunità, rimuovendo gli ostacoli dati dalle diverse condizioni sociali, è certamente rendere il nido gratuito e senza più liste d’attesa per tutti i bambini e le bambine dell’Emilia-Romagna, attraverso un grande piano territoriale di ampliamento dei servizi e degli spazi. Solo così il servizio educativo contrasterà la dispersione scolastica e sarà carta d’ingresso per tutti i più piccoli in una società più coesa e giusta.

Sarà il più grande investimento sulle persone mai realizzato in Italia, e saremo in assoluto la prima regione a rendere universale e gratuito il servizio educativo.

La Regione di Diritti

Il servizio sanitario pubblico in Emilia-Romagna ha ultimamente ottenuto ottimi risultati nella velocizzazione delle liste d’attesa per visite ed esami, ma permangono obiettivamente problemi sia nei tempi d’accesso agli interventi programmati, sia ai pronto soccorso.
Nella prossima legislatura abbatteremo i tempi e le liste d’attesa raggiungendo i migliori standard, garantendo le migliori cure a tutti i cittadini, senza distinzione di reddito.

La Regione della Sostenibilità

A fronte dei citati progetti di ripristino e messa in sicurezza del territorio, è di propedeutica importanza investire di più nella manutenzione preventiva: destineremo il doppio (passando da 10 a 20 milioni di euro l’anno) alla cura di fiumi, costa e versanti, nel quadro di una programmazione triennale.

La Regione delle Opportunità

In questa prospettiva occorre un investimento rilevante nel diritto allo studio, nell’orientamento, nei servizi e nelle politiche attive per favorire una contrazione dell’inquietante fenomeno dei Neet (giovani che non studiano e non lavorano), da cui non siamo esenti: vogliamo ridurre del 20% in 5 anni il numero dei giovani improduttivi.



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