Digital Kids

Non possiamo rimettere il genio nella bottiglia. Dobbiamo concentrarci sul contenuto.

Michael Levine, direttore esecutivo del Joan Ganz Cooney Center di Sesame Workshop

I dispositivi con accesso a Internet sono ormai accessibili ad una popolazione sempre più giovane. Alcune famiglie tuttavia sono giustamente prudenti nell’approcciare il rapporto tra bambini e tecnologie.

Tablet, smartphone (e relativi piani di consumo dati) sono diventati abbastanza convenienti anche per le famiglie meno abbienti che non esitano a concederne l’uso ai bambini. Le famiglie benestanti, invece, pur disponendo delle risorse per acquistare dispositivi più costosi, tendono a limitare o addirittura vietare “gli schermi” dei bambini più piccoli.

L’accesso alla tecnologia e ad Internet offrono innegabili benefici in termini di istruzione e carriera. Michael Levine, direttore esecutivo del Joan Ganz Cooney Center di Sesame Workshop, sostiene che non è possibile pensare di vietare l’uso degli smartphone ai bambini, ma è possibile intervenire sulle modalità di accesso.

Gli smartphone e le altre tecnologie rappresentano rappresentano infatti i mezzi chiave che consentono alle famiglie a basso reddito di ottenere le competenze e la formazione necessarie. Ma occorre capire bene come regolare l’acceso ai bambini.

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