Star Trek: Picard

A poco meno di 20 anni dopo gli eventi del film Star Trek: Nemesis, Jean Luc Picard non è più un capitano o un ammiraglio. Vive alla tenuta di famiglia, lo Chateau Picard, coltiva vigne e produce vino.

Star Trek: Picard, targata Cbs, arriverà da noi in Italia con Amazon Prime Video il 23 gennaio 2020.

L’attore inglese Sir Patrick Stewart è salito sul palco di Lucca Comics & Games 2019, per raccontare ai fans di Star Trek, come è nato e si è sviluppato il progetto che ha portato al ritorno televisivo del capitano dell’Enterprise.

Questa nuova serie non vuole solo raccontare una storia sci-fi, ma intende anche riflettere il mondo attuale: “Il mondo attuale – spiega Stewart – è un gran casino e la serie lo mostrerà. È molto diversa dalle serie classiche, ma anche molto simile nel modo in cui guardiamo l’umanità“.

Torneranno tanti elementi che hanno reso celebre le serie di Star Trek, compresi alcuni dei personaggi di Next Generation, come Data.

Vengono però introdotti anche aspetti inattesi e particolari: Picard infatti avrà un cane: un pit bull. È stata una idea di Patrik Stewart, che con la moglie è appassionato di questa razza.

In verità, non volevo fare di nuovo Picard“, confessa Stewart. “Non c’entrano affatto sentimenti negativi o brutte esperienze. Era semplicemente perché, nei 17 anni in cui ho ricoperto il ruolo, per 178 episodi della serie e 4 film, pensavo di aver dato tutto ciò che avevo sia al franchise che al personaggio“. Un ruolo che in effetti è sicuramente tra i più amati nella storia di Star Trek. “Ero convinto che tornare avrebbe avuto poco senso: apparteneva al passato“, continua. “Ma poi ho ascoltato l’idea di Alex Kurtzman e Michael Chabon sulla serie e ho chiesto che mi mandassero del materiale cartaceo da studiare: mi sono arrivate 35 pagine. Li ho incontrati una seconda volta, anche se non avevo ancora deciso, perché avevo una domanda importante da fare: se fossi tornato a essere Picard, quanto sarebbe cambiato rispetto al passato? La risposta che mi hanno dato è stata molto. Avevo tra le mani un nuovo personaggio e così ho accettato“.

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