Globalizzazione In-sostenibile

Se pensi che a nessuno interessi se sei vivo, prova a saltare il pagamento di un paio di rate dell’auto”.

John Belushi

Il mondo è sommerso da debiti ogni genere: sovrani, corporate, privati, finanziari e non finanziari. Non si salva nessuno. Nel primo trimestre di quest’anno, infatti, il debito privato totale è pari al 59,8% del Pil, quello delle aziende non finanziarie al 91,4%, quello governativo all’87,2% e quello finanziario all’80,8%. Il tutto per raggiungere la ragguardevole sommetta di 246 trilioni di dollari, pari quasi al 320% del Pil del pianeta. Non male, altro che un paio di rate dell’automobile.

Il debito dei Paesi emergenti è arrivato al suo record assoluto nella serie storica, spinto verso l’alto quasi interamente dalla Cina, le cui aziende al 31 marzo scorso avevano indebitamento per circa 21 trilioni di dollari o pari al 155% del Pil, quando soltanto venti anni fa risultavano attorno al 100% del prodotto interno lordo o 5 trilioni di controvalore di debito. Lo scorso anno, inoltre, le corporation cinesi hanno emesso il 42% di tutte le obbligazioni corporate dei mercati emergenti.

Il debito combinato delle 30 principali economie emergenti è invece cresciuto al 216,4% del Pil al 31 marzo scorso dal 212,4% dell’anno precedente, spedendo il totale a 69,1 trilioni di dollari.

I tassi scendono e l’indebitamento sale. E una volta che i debiti sono stati contratti e si sono sedimentati è difficile farli scendere senza dover stornare fondi da altri obiettivi, come ad esempio investimenti produttivi da parte delle aziende o spesa pubblica da parte dei governi”.

Sonja Gibbs, Institute of International Finance
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