Salvate il gatto di Schrödinger

Secondo il celebre esperimento mentale ideato da Erwin Schrödinger nel 1935, per il principio di sovrapposizione e il collasso degli stati, fino a quando non si apre la scatola ( ovvero fino a quando un osservatore esterno non compie una misura), il gatto di Schrödinger rinchiuso al suo interno è sia vivo sia morto, poichè si trova in una sovrapposizione di due stati, vita e morte, che rappresentano una somma matematica di due condizioni entrambe possibili con la stessa probabilità.

I ricercatori si sono chiesti se c’è qualche possibilità di salvare il gatto e prevenire il caso in cui aprendo la scatola lo si trovi morto. La risposta è sì, almeno su un atomo artificiale superconduttore, un complesso sistema realizzato dagli autori. Gli scienziati sono riusciti a anticipare il salto quantico, ovvero il passaggio dell’atomo da uno stato ad un altro ad energia più elevata, che potrebbe trovare applicazione nel mondo dei computer quantistici in cui i qubit, le unità dell’informazione quantistica, saltano in continuazione e i ricercatori devono riuscire a gestire gli errori di calcolo, che sono appunto rappresentati da alcuni di questi salti.

I ricercatori hanno dimostrato che è possibile anticipare e prevedere un salto quantico da uno stato fisico a un altro in un particolare atomo superconduttore. Lo studio è in linea con attuali teorie quantistiche (la quantum trajectory theory), introdotte negli anni ’90. Idealmente, la nuova ricerca consentirebbe di prevedere se il gatto di Schrödinger sta per morire e salvarlo: questo particolare esperimento, attraverso il sistema specifico realizzato dagli autori, consentirebbe di scardinare, almeno a livello teorico, uno dei pilastri classici della meccanica quantistica, su cui si basa il paradosso del “gatto di Schrödinger”. I risultati sono pubblicati su Nature.

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