Il vento va pagato

Apple, Facebook e Google hanno da tempo deciso di stabilire in Danimarca i loro data center per via dell’abbondanza di elettricità verde del paese e dati gli ingenti consumi energetici di queste server farm.

La richiesta sempre maggiore di energia potrebbe portare il Paese a riconsiderare l’uso dei combustibili fossili per fare fronte alla situazione, così le autorità hanno deciso di chiedere ai colossi mondiali di pagare per la realizzazione di parchi eolici che verranno sfruttati al fine di produrre energia pulita necessaria per il business dei data center.

Al momento Apple sta costruendo un gigantesco data center di 166mila metri quadrati nei pressi della città di Viborg, con un investimento di circa un miliardo di dollari.

Facebook ha intenzione di costruire il suo centro dati di 55mila metri quadrati a Odense, mentre Google ha acquistato 73 ettaridi terra a Fredericia e 131 ettari nel comune di Aabenraa.

Nel complesso, si stima che i consumi di questi centri si aggireranno attorno ai 7 terawattora l’anno, il 17% dell’intero consumo energetico di tutta la Danimarca stimato nel 2030.

Anche al netto delle tasse e dai costi pagati dalle compagnie, questi centri costeranno allo Stato danese l’equivalente di 60 milioni di dollari, a causa delle spese per l’estensione degli impianti eolici al largo della costa.

Per questa ragione, quindi, la Red Green Alliance, partito di sinistra con anima ecologista che siede all’opposizione nel parlamento danese, si è fatto portavoce di una battaglia per fare sì che i colossi tecnologici che “sfruttano” le condizioni ottimali della Danimarca contribuiscano al pagamento per la realizzazione nuovi impianti di energia rinnovabile nel Paese. Resta ora da vedere se la proposta verrà accolta dal resto del parlamento.

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