Instant Car Pooling

Nel 2008 l’associazione Jungo ha avviato la sperimentazione di una proposta di mobilità alternativa particolarmente innovativa. Si tratta di Jungo, un progetto di Istant Car Pooling. E’ una strategia mangiatraffico fondata sull’obiettivo di ridurre drasticamente il traffico, sfruttando i sedili vuoti, ovvero un giacimento da 5 miliardi di euro (all’anno).

L’idea è quella di considerare i flussi di traffico come una rete di nastri trasportatori, costituiti dai sedili vuoti delle autovetture viaggianti da sfruttare in modo sicuro ed efficace.

Le automobili hanno una saturazione media del 24%. Ogni veicolo trasporta infatti al massimo 1 o 2 persone. In linea di principio si potrebbe far muovere lo stesso numero di persone con 1/4 di spesa e 1/4 di inquinamento. Con meno auto, il tempo medio di spostamento in città potrebbe diventare 3-4 volte inferiore all’attuale.

Per poter sfruttare adeguatamente l’idea del nastro trasportatore Jungo si è posto l’obiettivo di predisporre le condizioni organizzative perché chiunque potesse sentirsi incoraggiato ad aprire la portiera della propria auto ai richiedenti imbarco, in condizioni di sicurezza e reciproca convenienza economica.

La sperimentazione presso la città di Trento ha prodotto risultati confortanti, tuttavia il modello di Jungo, pur ricevendo importanti apprezzamenti e nonostante i tentativi di estensione in altre città del Nord Italia, non è mai uscito dalla sua fase sperimentale.

Va ricordato che l’idea originale di Jungo risale al 2008, quando ancora non esistevano gli smartphone e l’accreditamento dei partecipanti doveva necessariamente avvenire attraverso l’esibizione di una tessera.

Oggi invece, proprio grazie agli smartphone è possibile progettare app che oltre ad accreditare gli utenti e verificarne l’affidabilità, potrebbero consentire una gestione online del proprio conto e del meccanismo di debito/credito in base ai passaggi offerti, ricevuti ed ai relativi km effettuati, senza dover incassare denaro ed emettere ricevute.

Probabilmente un altro limite della proposta originale di Jungo era rappresentata dalla necessità di disporre di una massa critica che difficilmente si può ottenere immediatamente presso un ampio territorio urbano. Occorre individuare modalità per raggruppare in tempi brevi un certo numero di utenti.

Ogni città capoluogo è anche un centro stella collegato da direttrici traffico che sono quotidianamente frequentate dai medesimi utenti e nei medesimi orari. Queste direttrici possono rappresentare la base per avviare il progetto su più città, offrendo un modello di mobilità complementare e alternativo che potrebbe anche essere incentivato in modo premiante attraverso il riconoscimento di bonus per l’utilizzo dei mezzi pubblici.

La Regione Emilia-Romagna, che ha competenze sul Trasporto Pubblico Locale potrebbe avviare una sperimentazione in alcune città alle quali far seguire poi lo sviluppo del progetto su scala regionale.

La realizzazione dell’app potrebbe essere finanziata direttamente dalla Regione nell’ambito del progetto “Mi Muovo” al quale integrare in modo strutturato l’offerta di Instant Car Pooling proprio attraverso gli abbonati ai servizi di trasporto pubblico.

La gestione amministrativa e operativa potrebbe essere affidata alle società di gestione del Trasporto Pubblico Locale partecipate da comuni, per ottimizzare così i costi di personale e per favorire l’integrazione con il servizio pubblico.


Riferimenti:

Riferimenti normativi e progetti della Regione Emilia-Romagna


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