Il pericoloso silenzio dell’indifferenza

Matteo Salvini sta giocando con il fuoco. Continua ad alternare messaggi pesantemente xenofobi con discorsi di presunto buonsenso. Mescola il ruolo di leader politico con quello (che ha assunto di fatto) di Primo Ministro. Pensa, agisce e costringe esclusivamente per il proprio vantaggio personale. E approfitta del indifferenza (e dell’ignoranza) di chi non riesce a cogliere questo pericolo.

L’ennesimo episodio che si inserisce nella filosofia del ministro leghista è avvenuto a Melegnano, dove una famiglia si è ritrovata sul muro di casa la scritta “Ammazza al negar” , accompagnata da una svastica. Qualche tempo fa avevano già dovuto ripulire un’altra scritta comparsa sulla loro proprietà, “Pagate per questi negri di merda”. La “colpa” della famiglia è quella di aver ospitato e poi adottato un ragazzo senegalese di 22 anni, Bakary. Un fatto che in Paese normale sarebbe considerato, un nobile gesto.

Di fronte alla richiesta della famiglia al Ministro dell’Interno di condannare i fatti, la risposta di Salvini è stata il solito esercizio comunicativo di finta solidarietà che, in fin dei conti, scagiona gli aggressori. “Io rispetto il dolore di una mamma, abbraccio suo figlio e condanno ogni forma di razzismo. E la signora rispetti la richiesta di sicurezza e legalità che arriva dagli italiani”.

Quando c’è da condannare i crimini xenofobi o i movimenti di estrema destra in Italia, le dichiarazione di Salvini si portano sempre dietro un “ma” che, in fin dei conti, finisce per giustificarli.

Una sfilza quotidiana di post contro “quelli dei centri sociali” che imbrattano i muri con insulti nei suoi confronti, ma la richiesta di comprensione per chi attacca una famiglia che accoglie un migrante. Una stretta alle occupazioni delle “zecche rosse” a suon di decreti e ordinanze, ma la sostanziale passività nei confronti dei fascisti di Casapound.

Il silenzio su chi ai comizi della Lega bruciava i fantocci di Laura Boldrini, l’indignazione per chi oggi fa lo stesso con le sue sagome. E naturalmente la stretta di mano a un capo ultra che in una rissa ha reso cieco all’occhio sinistro un tifoso avversario (poi suicidatosi), non ha mai versato i 140 mila euro di provvisionale ed è stato arrestato in un’indagine per traffico di droga (vedi foto sopra). La mamma di Melegnano deve portare rispetto anche a questa gente?

Salvini sta efficacemente coltivando il terreno del proprio consenso personale. Tutto questo sta devastando l’Italia economicamente e lo sta sempre più dividendo socialmente. E questa è la situazione ideale per porsi come l’uomo forte che salverà il Paese, quando si sarà sbarazzato dell’utile idiota.

Il leader leghista ha infatti trovato nel movimento 5 stelle i suoi alleati ideali. Una setta di incompetenti guidati da una società privata che ingannano sè stessi prima ancora che i loro ignari seguaci. Adesso che sono al Governo, che stanno assaporando il gusto del comando, stanno smontando uno per uno i loro principi. E pur di restare dove sono, consentono a Salvini di fare ciò che vuole.

E’ quindi fondamentale una reazione collettiva che inverta la rotta. Questa reazione deve partire da chi nel Paese ha le competenze e le capacità culturali per riconoscere questo pericolo e per superare divisioni e differenze. Il fascismo nasce e cresce nel silenzio e nell’indifferenza.

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