E’ avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire.
Primo Levi
Il 27 gennaio 1945, quando le prime truppe sovietiche del generale Viktor Kurockin entrarono ad Auschwitz e trovarono circa 7.000 prigionieri che erano stati lasciati nel campo. Molti erano bambini e una cinquantina di loro aveva meno di otto anni. Erano sopravvissuti perché erano stati usati come cavie per la ricerca medica.
C’è bisogno di continuare a ricordare, affinché mai più possa verificarsi una tale catastrofe; Shoah in ebraico significa appunto catastrofe, disastro, distruzione. E continuare a vigilare sulla capacità degli europei di mettersi alla prova con una memoria costruttiva.
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