Bufale e propaganda

I Protocolli dei savi di Sion rappresentano probabilmente, la bufala antisemita più diffusa e radicata nell’era moderna. A pochi giorni dal Giorno della Memoria, ritorna di attualità grazie ad un (dissennato) senatore del Movimento 5 Stelle che oltre a riproporre un falso accertato in modo spregiudicato, sdogana definitivamente la bufala come strumento di revisionismo (e propaganda).

Sebbene non ci siano prove certe, la stesura del falso viene attribuita a Matvei Golovinski, un agente che lavorava per lo zar di Russia, che 1897 estrapola stralci di due libri: l’antisemita Biarritz dello scrittore prussiano Herman Goedsche, e Dialoghi agli inferi tra Machiavelli e Montesquieu, dello scrittore francese Maurice Joly. Grazie a questi estratti viene dipinto il tentativo, da parti di 12 tribù ebraiche, di cospirare contro lo Stato attraverso il controllo dell’economia e dei media, per la conquista del mondo e la sostituzione di tutti governi in carica.

L’eterno ritorno della bufala sui Protocolli di Sion, questa volta a marchio M5s


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