Homines Novi

Dicono in continuazione: “Ci metto la faccia, ci metto la faccia”, ed è vero, ma ce la mettono con una tale appagata intensità da escludere in partenza che la possano anche perdere. Intanto si fanno migliaia di selfie. È il dono di se stessi a una immensa rete di contatti, la porta d’ingresso nel mondo dell’immagine, un modo anche per rinverdire l’antica relazione asimmetrica fra sovrano e sudditi.

Però ogni tanto sbagliano anche i selfie, per cui dalle memorie del sottosuolo digitale, fatte riemergere quasi sempre con intenti polemici, li si rivede sorridere accanto a capi-bastone della camorra e della ’ndrangheta, oppure abbracciati a gangster di Mafia capitale, insieme con sparatori di neri, corrotti, lestofanti eccetera.

Come sono “questi qua”

 

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